lunedì 18 marzo 2013

Quando FarFalla si incxxxxx e "Quando cè vò cè vò" !!! non sono politically correct!

La settimana scorsa è stata terribile. Più per Lillo che per me. Quest'anno a scuola abbiamo avuto tra le new entry, l'arrivo di un bimbo che pare arrivare da Marte. Non ha rispetto per le regole. Essere intelligentissimo, forse troppo, è già nella fase del bullismo, usando la forza e le parole per soggiogare i compagni. E' stato indicato alla mamma uno psicologo che pare essere di legge ora a scuola, ma si sà i genitori, alcuni almeno, non riconoscono del tutto i limiti dei figli..anzi.
Comunque per diversi giorni, ha infastidito Lorenzo e la sua cartella durante l'uscita, poi è passato alle "angherie Psicologiche" in classe anche favorito dall' assenza dell'unica maestra che pare gestirlo ( mah! chissà!)
Comunque per farla breve, un giorno Lorenzo esce lamentandosi che questo bimbo lo ha preso in giro per la comunione dell'anno scorso, scrivendo cose orribili su un foglio. Tutti gli altri hanno riso, lui si è agitato, l'altro ha buttato i fogli e senza chiedere permesso alla supplente ha preso la porta della classe e via...
Ho fermato quindi mamma e figlio, cercando di stare serena e parlando con il bimbo gli ho chiesto di evitare di litigare visto che sono compagni di scuola, che non mi piaceva il suo comportamento. La mamma, di cui abbiamo il dubbio essere "problematica", ha solo asserito che anche gli altri non devono fare i dispetti (eccerto!!! figuariamoci se è solo lui!)... mica si è accertata se davvero questo figlio è uscito senza permesso dalla classe???!!!! ( ma che avrà la gente nel cervello).
Il giorno dopo, il bimbo ha continuato a vessare Lorenzo, usando anche le parole che io avevo usato con lui il giorno prima, lo ha spinto all'angolo di un banco, facendolo sbattere e lo ha preso a calci.
Lorenzo, all'uscita ha avuto una crisi di nervi di fronte a questo "mini bullo" urlandogli che gli aveva spiegato che significava bullismo e che era stanco delle sue angherie.
Ho rischiato di mettere le mani addosso a questa mamma, che voleva anche avere ragione sul torto. Ed io non difendo mai Lorenzo,mai poverino, perchè credo che devono crescere e deve vedersela da solo. Ma mi si è stretto il cuore quando lui disperato urlava tutto il suo dolore in faccia a questo bimbo che con una faccia da angelo lo osservava.
Così, siccome io non sono dolce di sale (come si dice qui da noi) ho minacciato di chiamare i servizi sociali, se la Signora non avesse messo rimedio alla situazione.
Sappiamo che il bambino ha lasciato l'altra classe perchè anche li con i problemi che dava, non  riuscivano più a sopportarlo.
Mi chiedo come sia possibile che sol alzando la voce si ottenga il rispetto dalle persone, passando, però a mia volta dalla parte del torto, proprio perchè io alzo la voce, io che sono la parte lesa, e chi lede, non alzando la voce, passa per quella sopraffatta????
Comunque dopo l'urlo "o ci metti rimedio e lo porti da qualcuno, o ti mando i servizi sociali" il bambino ha mutato atteggiamento con Lorenzo, che par essere più tranquillo. Quindi sabato ed oggi, la situazione pare rientrata, sarà un caso?????

Lo so raccontato così par essere quelle mamme che si immischiano in tutto, nonostante il figlio ha solo 9 anni.
Mi spiace ma se un genitore non riconosce di aver necessità di un aiuto nella gestione di un figlio, visto che gli è stato indicato da molti, allora il problema è da ricercare nell'adulto. Il bambino soccombe a ciò che accade in casa ed è a scuola che poi scarica il suo disagio.
Lei dice che parla con il figlio... forse è un linguaggio sbagliato???

Possibile che in Italia non c'è un modo per aiutare questi figli di genitori sbagliati? se non solo quello di toglierli, se pure lo Stato arriva a conoscere tali situazioni?

In questi giorni sono stata male, per due motivi. Il pensiero delle vessazioni di quel bambino, visto che Lorenzo non ha ancora maturato quella malizia che invece l'altro ha,  e quello che ho dovuto minacciare per avere la serenità di mio figlio, ed anche di tutti gli altri compagni. Si perchè lui li passa in rassegna uno a uno i compagni. Arrivando addirittura a scuola affermando " oggi è un altro giorno di guerra".
Non sono tranquilla ancora, ma ho deciso che pretenderò il rispetto e la limitazione degli scherzi, così come accade tra i bambini di quella età solo al sopportabile. Ricorrendo anche ad atteggiamenti analoghi a quelli del bambino con Lorenzo, da parte mia verso il genitore, forse così capirà che significa essere vessato, o strattonato ogni giorno.
Perchè davvero la scena di Lorenzo che piangeva disperato e urlava il suo dolore in faccia a quella donna , io non la dimenticherò mai.









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