Se qualcuno ha alzato la mano ed ha detto " Io!", allora in queste giornate torride di ferie, senza code ai caselli e di crisi che un giorno si e un giorno per i telegiornali essa appare, è in ripresa, o scompare del tutto, dovete dedicare 150 minuti di un pomeriggio troppo caldo,anche per respirare, alla visione di questo capolavoro e forse anche voi come Mannina troverete refrigerio sul pavimento bagnato di casa, perchè dalla porta del Vento, la canicola africana giunge nelle case e lascia senza respiro.
Baarìa è il nome dialettale della citta di Bagheria, città d'origine del regista. Nel film partecipano volti noti del cinema, della televisione, comici come Ficarra e Picone, Salemme, Raoul Bova, Monica Bellucci..non ve li dico tutti altrimenti tolto il gusto della scoperta. ^_^
Il toponimo Bagheria avrebbe origine dal punico bayharia, cioè «zona che discende verso il mare»; secondo altre ipotesi, invece, deriverebbero dall’arabo bāb al-gerib, «Porta del vento».
L'idea di buttarmi per terra e rimanere lì immobile ce l'ho da un pezzo. Non avevo pensato al pavimento bagnato però...
RispondiEliminaNel film, la scena del pavimento, è poesia pura. Bellissima.
RispondiEliminaLa ceramica bagnata deve dare davvero refrigerio! In una botta di follia proverò anche io ^_^.
Lo svenimento stile cane però ha altra origine ahahahahahaha